Una delle conseguenze immediatamente percepibili della vittoria del “Leave” al referendum dello scorso 23 giugno 2016 sulla “Brexit” è stato il crollo della sterlina, indebolitasi pesantemente nei confronti dell’euro. Ciò rappresenta indubbiamente un’opportunità unica per chi fosse intenzionato ad investire nel mercato immobiliare londinese.
Infatti, anche qualora il Regno Unito dovesse effettivamente uscire dall’Unione Europea, l’unicità della capitale britannica rende l’acquisto di un immobile a Londra un sicuro investimento, sia ove lo si voglia semplicemente adibire a seconda casa, sia ove lo si voglia mettere a reddito affittandolo (specie considerati i molteplici benefici fiscali fruibili in tale circostanza).
La debolezza attuale della sterlina quindi rende i prezzi degli immobili a Londra non più così proibitivi. Permane tuttavia la complessità di un processo di compravendita immobiliare, il c.d. “conveyancing” completamente differente dal nostro. Lo stesso concetto di proprietà nel sistema di common law britannico è diametralmente diverso dal diritto di proprietà regolato dal nostro codice civile. Termini quali “freehold”, “share of freehold”, “leasehold”, essenziali per valutare appieno la bontà o meno di un acquisto e le conseguenze da esso derivanti, possono apparire di difficile comprensione per un investitore italiano non esperto del settore.
Lo Studio è in grado di offrire piena assistenza a coloro i quali volessero acquistare un immobile a Londra, fornendo un supporto costante, dall’offerta iniziale fino al “completion day”, nonché la consulenza necessaria sia in ambito fiscale che successorio.
Per contatti: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo.
Lo Studio affronta e gestisce le controversie più complesse nei principali settori del diritto civile e commerciale, rappresentando sia società...