Da qualche anno è stato introdotto anche in Italia il c.d. "rating di legalità". Tale strumento, introdotto con il D. L. 24 gennaio 2012, n. 1, non costituisce un nuovo onere per le imprese, bensì una grande opportunità.
Il rating di legalità permette infatti all'impresa di ottenere un certificato di "affidabilità operativa". In altri termini, l'impresa che decide di essere valutata potrà ottenere riconoscimento del suo modo di agire virtuoso, conforme ai parametri legali, spendibile sia nei confronti dei clienti, sia dei concorrenti.
I vantaggi per l'impresa che decide di accedere al rating di legalità sono diversi, e vanno dalle agevolazioni per la concessione di finanziamenti da parte di pubbliche amministrazioni e istituti di credito, sino ad essere utilizzato quale parametro per gli appalti pubblici e privati.
La procedura per ottenere il riconoscimento è alquanto semplice, e consiste in una richiesta presentata telematicamente dall'impresa italiana interessata (che abbia i requisiti necessari per accedere al rating) all'Autorità garante della concorrenza e del mercato. Successivamente l'Autorità garante della concorrenza e del mercato valuterà l'azienda ed il suo comportamento deliberando, entro sessanta giorni dalla richiesta, l'attribuzione del rating.
Gli obiettivi cui è volto tale strumento garante della concorrenza e del mercato sono quelli di creare un mercato perfettamente concorrenziale, popolato da imprese che operano nella legalità, e di ripristinare un'etica sociale tra le imprese.
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