È da poco iniziata la corsa alla voluntary disclosure per l'emersione dei capitali fiscalmente occulti.
Tale procedura, introdotta con la L. 15 dicembre 2014, n. 186 è volta a sanare omissioni ed irregolarità commesse fino al 30 settembre 2014, ed è rivolta a persone fisiche, enti non commerciali, società semplici ed associazioni equiparate, fiscalmente residenti nel territorio dello Stato che hanno violato gli obblighi in materia di monitoraggio fiscale, ovvero agli «estero residenti fittizi», ai cittadini «trasferiti» in Paesi black list, ai soggetti «esterovestiti», ai trust e ai trust «esterovestiti», ai contribuenti che detengono attività all'estero senza esserne formalmente intestatari, avendo fatto ricorso a soggetti interposti o a intestazioni fiduciarie estere.
L'accesso alla procedura è consentito per tutti i periodi d'imposta per i quali non sono decaduti i termini per l'accertamento o per la contestazione delle violazioni in materia di monitoraggio fiscale.
La procedura consiste in tre fasi: una prima fase preparatoria di consulenza con i professionisti, una seconda fase per la presentazione della domanda all'Agenzia delle Entrate ed infine un'ultima fase decisoria in cui l'Agenzia delle Entrate valuterà la sussistenza dei presupposti ed effettuerà i calcoli.
Si tratta dell'ultima finestra che permetterà agli interessati di far rientrare i capitali in modo amichevole, "arrendendosi" spontaneamente, prima del temuto scambio automatico di informazioni per contrastare l'evasione fiscale internazionale che inizierà nel 2016.
Lo Studio offre la propria assistenza anche su questa tematica, attraverso un team di avvocati (internazionalista e penalista) ed esperti commercialisti.
Per contatti rivolgersi a: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo.
Grazie alla sua esperienza multidisciplinare, lo Studio è in grado di offrire consulenza in tutti gli aspetti del diritto internazionale...